La tecnologia Cattani S.p.A. a bordo dello Shuttle
Nel 1993 la Cattani ha ricevuto dall’E.S.E. (Ente Spaziale Europeo) l’incarico di costruire il compressore.
La tecnologia Cattani S.p.A. a bordo dello Shuttle. Nella primavera del 1993 l’ing. Corsini, funzionario della Ferrari Engineering, ci informò della possibilità di costruire un compressore da installare a bordo della navicella spaziale Shuttle. Rimasi sorpreso, francamente non mi spiegavo perché fossero venuti a cercare noi, non pensavo che la nostra azienda fosse all’altezza della proposta, se per qualsiasi motivo il compressore avesse dato dei problemi, cosa sarebbe successo? L’ing. Corsini ci spiegò che tutto sarebbe stato controllato dagli enti spaziali europei e dalla N.A.S.A. Noi avremmo dovuto fare la nostra proposta tecnologica, che gli enti spaziali avrebbero valutato, tenendo conto anche del grado di affidabilità della ditta offerente.
Evidentemente siamo stati ritenuti idonei, la Cattani ha ricevuto dall’E.S.E. (Ente Spaziale Europeo) l’incarico di costruire il compressore. Si trattava di produrre una miniatura di compressore, il quale infatti, doveva occupare uno spazio limitato di pochi centimetri, non doveva pesare più di 250 grammi e doveva mantenere in pressione un liquido a 30 bar. Furono effettuati alcuni lanci, al termine dei quali, ci informarono che i risultati erano stati raggiunti.
Mi sembrò un sogno!